Anno IX - Numero 12
La guerra non è mai un atto isolato.
Carl von Clausewitz

martedì 27 febbraio 2024

Reddito di cittadinanza, i numeri di un’esperienza chiusa

Quanti e chi sono stati i beneficiari del Reddito di cittadinanza? Un’analisi della misura eliminata dal governo per capire l’area geografica di residenza, la cittadinanza di chi lo ha richiesto e la presenza o meno di minori e disabili in famiglia

di Massimo Baldini e Stefano Toso

Con il primo accredito mensile dell’Assegno di inclusione, avvenuto il 26 gennaio, può dirsi definitivamente conclusa l’esperienza del Reddito di cittadinanza (che diventa Pensione di cittadinanza se in famiglia tutti hanno almeno 67 anni), la misura di politica attiva del lavoro e di contrasto della povertà in vigore dall’aprile 2019 al dicembre 2023. A prenderne il posto sono ora il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) e l’Assegno di inclusione (Adi).

È ancora presto per avere un quadro attendibile dell’impatto delle nuove misure, anche se i primi dati sembrano confermare le previsioni di una notevole riduzione nel numero di beneficiari rispetto al Rdc. Più utile in questa fase, invece, può essere una valutazione dell’andamento temporale dei trasferimenti erogati nel quadriennio in cui sono stati in vigore Reddito e Pensione di cittadinanza, disaggregando il numero dei nuclei beneficiari per alcune caratteristiche socio-demografiche, come l’area geografica di residenza, la cittadinanza del richiedente e la presenza o no di minori e di disabili in famiglia.

I numeri di chi lo ha percepito
Stando ai dati dell’Osservatorio statistico dell’Inps (figura 1), tra aprile 2019 e luglio 2021 il numero delle famiglie che hanno ricevuto il Rdc/Pdc è più che raddoppiato, fino a un massimo di 1,4 milioni. Luglio di due anni dopo (2023) è l’ultimo mese nel quale il Reddito di cittadinanza è rimasto una misura di carattere universale, perché dal mese successivo non potevano più riceverlo le famiglie (eleggibili per il neonato Sfl) in cui non fosse presente almeno un minore, un disabile o una persona di 60 anni e più. A luglio 2023 il numero di nuclei percettori di Rdc/Pdc è stato poco sopra il milione. Nella seconda parte del 2023 si dovrebbe quindi notare un cambiamento nelle caratteristiche dei residui beneficiari del Rdc/Pdc, che dovrebbero risultare più simili ai nuclei che possono ottenere l’Adi. Alla fine del 2023 il numero di famiglie con Rdc o Pdc si è ridotto a circa 722 mila, il 2,8 per cento delle famiglie italiane.

Continua la lettura su Lavoce.info

Nessun commento:

Posta un commento