di Pier Virgilio Dastoli
Più o meno sette anni dopo, dal settembre 2017 all’aprile 2024, Emmanuel Macron è tornato alla Sorbona dove ha pronunciato un discorso-fiume destinato – secondo le sue intenzioni – a invertire la tendenza nei sondaggi europei che danno per ora il partito di Marine Le Pen largamente in vantaggio rispetto ai candidati macronisti.
Il discorso di Emmanuel Macron è stato pronunciato quasi in contemporanea con il pronunciamento illiberale ed euro-ostile di Viktor Orbán a Budapest e tre giorni prima dell’annuncio della pluricandidatura truffaldina di Giorgia Meloni a Pescara, due esempi grotteschi di un sistema europeo che consentirà al governo ungherese – condannato per violazione grave e persistente di valori comuni – di presiedere per sei mesi un’istituzione
europea e a leader di partiti italiani di ingannare gli elettori al solo scopo di sondare il loro consenso personale poiché le regole europee prevedono l’incompatibilità ma non l’incandidabilità.
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