Anno IX - Numero 12
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Carl von Clausewitz

martedì 13 febbraio 2024

Pensioni in Germania: quasi metà degli assegni sono inferiori ai 1250 euro al mese

Le piazze tedesche si riempiono di gente per manifestare contro le destre, e fanno anche bene, tuttavia è difficile immaginare la stessa mobilitazione di massa per protestare contro un fenomeno sociale così grave e pervasivo come la povertà in vecchiaia e le pensioni da fame in Germania

di Steven Geyer

L’inflazione sembra essere particolarmente dura per i pensionati: come mostrano i nuovi dati dell’Ufficio federale di statistica, quasi la metà dei pensionati in Germania prende meno di 1250 euro al mese. Le donne sono particolarmente colpite da questa situazione. Il politico della Linke Dietmar Bartsch chiede un ulteriore aumento delle pensioni alla luce di questi dati.

Quasi la metà dei pensionati tedeschi ha un reddito netto inferiore a 1250 euro al mese. È quanto emerge dai nuovi calcoli effettuati dall’Ufficio federale di statistica su richiesta del deputato della Linke Dietmar Bartsch, resi disponibili a Redaktions Netzwerk Deutschland (Rnd). Secondo questi calcoli, circa un pensionato su quattro prende meno di 1000 euro. Le donne sono particolarmente colpite.

Secondo l’analisi straordinaria delle statistiche federali, 7,5 milioni di pensionati in Germania hanno un reddito mensile inferiore ai 1250 euro. Si tratta del 42,3% di tutti i pensionati tedeschi. 5,3 milioni di questi sono donne, il che corrisponde al 53,5% di tutti i pensionati tedeschi. Ciò significa che più di una donna su due riceve meno di 1250 euro al mese. Tra gli uomini, il dato è inferiore a uno su tre (28,2%).

Secondo i dati, il 26,4% dei pensionati tedeschi riceve meno di 1.000 euro di reddito netto personale, ovvero circa uno su quattro. Tra le donne, il 36,2% non riceve 1.000 euro al mese, e il 13,9% tra gli uomini.

I dati mostrano anche che i pensionati vivono in modo sproporzionato con redditi bassi rispetto al resto della popolazione: il 42,3% dei pensionati ha meno di 1250 euro, rispetto al 31% del resto della popolazione.

Alla luce di questi dati, il politico della Linke Bartsch ha parlato di un “atto d’accusa nei confronti del nostro Paese”: «I pensionati sono i principali perdenti dell’inflazione», ha dichiarato a Rnd. «Nel 2024 dovranno affrontare il quarto anno consecutivo con una perdita di potere d’acquisto in termini reali».

Bartsch ritiene che la responsabilità sia del governo federale: «Gli aumenti delle pensioni degli ultimi anni sono stati troppo esigui per compensare gli attuali balzi dei prezzi», ha detto. «Quest’anno abbiamo bisogno di un aumento una tantum del 10% delle pensioni per compensare almeno l’inflazione».

Nel complesso, tuttavia, è necessaria una profonda revisione, ha sottolineato Bartsch, raccomandando di prendere a modello l’Austria per la riforma delle pensioni. Qui i dipendenti statali pagano nella stessa cassa pensionistica come tutti gli altri lavoratori, così come i lavoratori autonomi. Il risultato, secondo Bartsch: «La pensione media è di circa 800 euro superiore alla nostra».

In Germania, la pensione media lorda nel 2022 era di 1728 euro per gli uomini e di 1316 euro per le donne, secondo il fondo pensione.

Pubblicato da Redaktions Netzwerk Deutschland. Traduzione italiana a cura di Voci dalla Germania

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