di Viola Stefanello
Uscendo dalla fermata Rennbahnweg, sulla linea U1 della metropolitana di Vienna, ci si trova davanti una serie impressionante di palazzoni bianchi, dipinti qua e là di colori pastello. Si chiamano Trabrenngründe, e furono costruiti tra il 1972 e il 1977, durante uno dei primi momenti di riqualificazione del patrimonio immobiliare della città, in una zona all’epoca ancora piuttosto periferica.
Al loro posto c’era un ippodromo: nell’arco di qualche anno fu trasformato in quello che al tempo era il più grande complesso residenziale di tutta l’Austria, con circa 2400 appartamenti sviluppati attorno a sei ampi cortili. Oggi ci vivono circa settemila persone, servite da asili e scuole di tutti i gradi, palestre e campi sportivi, farmacie, supermercati, parrucchieri, diversi ristoranti, nonché un centro comunitario che organizza corsi di lingua e pittura e partite a scacchi. Gli affitti costano in media 7 euro al metro quadro: un appartamento da 60 metri quadri costa quindi poco più di 400 euro al mese. La proprietaria delle case è la città di Vienna.
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