di Luca Zorloni
L'AI Act è realtà. Il pacchetto europeo di regole sull'intelligenza artificiale è stato approvato. Dopo una maratona di 36 ore, Parlamento e Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo che dota i 27 Stati dell'Unione della prima legge al mondo che affronta in maniera complessiva lo sviluppo del settore. A portare i negoziati vicino a un punto di non ritorno è stata la discussione sugli usi ammessi e vietati dell'intelligenza artificiale da parte delle forze dell'ordine. Dal riconoscimento biometrico in tempo reale fino alla polizia predittiva. Il Parlamento difendeva la sua linea per il blocco totale. Il Consiglio invece, espressione degli Stati, spingeva per un approccio più permissivo.
Ed è questo scontro ad avere tenuto sotto scacco l'AI Act. Al punto che, mentre i diplomatici erano chiusi nelle stanze dei negoziati, oltre 60 persone, tra accademici e ricercatori in ambito privacy e tutela dei diritti digitali, hanno firmato una lettera aperta lampo per chiedere al Parlamento di non fare passi indietro sui divieti per l'uso dell'intelligenza artificiale.
Continua la lettura su Wired
Nessun commento:
Posta un commento