di Giorgio Rutelli
Dopo oltre due anni dall’approvazione della Direttiva Copyright, è arrivato il momento di recepirla nel diritto italiano. E, come spesso succede, la normativa europea viene accolta nel nostro Paese come un meteorite piombato all’improvviso dallo spazio profondo, non un atto su cui si è detto e scritto molto. Stavolta però sta accadendo qualcosa di particolare: una parte degli editori, categoria che dalla direttiva dovrebbe essere protetta, si sta opponendo ferocemente allo schema di decreto legislativo che armonizzerà il nostro ordinamento alle regole decise a Bruxelles. Per capire cosa sta succedendo, abbiamo parlato con Giuseppe Colangelo, docente alla Luiss e professore associato di Law and Economics all’Università della Basilicata.
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