di Gabriele Rapisarda
La storia si ripete ancora una volta dopo il conflitto del 1992 e terminato nel 1994: anch’esso senza una chiara definizione di ciò che sarebbe stato il futuro dei due paesi dal passato sovietico. Ad oggi, dalla tregua del 9 novembre 2020 sono passati quasi cinque mesi, ma il significato del conflitto e le sue conseguenze continuano ad essere incerte.
Due culture profondamente diverse, ma geograficamente vicine
Armeni e azeri sono due popoli incredibilmente diversi e separati. Sul piano del diritto internazionale, Armenia e Azerbaijan portano avanti due posizioni teoricamente inconciliabili: l’affermazione del principio di autodeterminazione dei popoli da parte armena, contro quello di integrità territoriale sostenuto dagli azeri. Altre divergenze sono sul piano religioso: gli armeni sono tradizionalmente ostili all’Islam, mentre gli azeri sono da sempre parte del mondo musulmano. La propaganda ha sempre fatto in modo di separare ancora di più le due popolazioni, creando una spaccatura così netta da rendere impensabile un compromesso fra le due parti.
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