di Michele Manfrin
Stellantis, gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fca con Psa, sta man mano sempre più staccandosi dal nostro paese. Per chi lo avesse dimenticato, Fca era a sua volta frutto della fusione dell’italiana Fiat con Chrysler. Dunque stiamo parlando della nuova casa automobilistica che ha origine dall’azienda della famiglia Agnelli-Elkann che tanto ha dato al nostro paese ma che certamente ha avuto anche molto in cambio, riuscendo a sopravvivere nei momenti più difficili grazie a generosi interventi a fondo perduto dello Stato italiano. Potremmo dire che la riconoscenza del Paese non è stata molto contraccambiata. Già con la nascita di Fca c’erano già stati tagli di produzione in Italia e le sedi legale e fiscale erano emigrate verso lidi più convenienti all’azienda. Adesso, con la nascita di Stellantis il trend emigratorio sembra incrementare ancora.
Nel grande stabilimento di Melfi, in Basilicata, è stato annunciato 1.000 lavoratori saranno messi ancora in cassa integrazione anche per il mese di giugno. Gli operai sono mobilitati in presidi e iniziative sindacali nonché con manifestazioni. Con il nuovo corso di Stellantis, i lavoratori degli stabilimenti ex Fca temono una smobilitazione della produzione dal nostro Paese. Infatti, nel mentre, l’azienda annuncia assunzioni negli Stati Uniti (circa 500) e in Francia (circa 1300). Va ricordato che quest’ultima ha una quota diretta dello Stato all’interno di Stellantis poiché già presente nell’azionariato di Psa. Lo Stato francese ha quindi interesse diretto nell’azienda e certamente riesce ad esercitare una forza attrattiva maggiore con una pianificazione industriale ben studiata.
Nel primo trimestre dell’anno, Stellantis si è già piazzata alla testa d’Europa superando il Gruppo Volkswagen, beneficiando delle buone vendite dell’ex gruppo Psa mentre in Italia non si riesce a mantenere il passo con ritardi nel lancio dei nuovi modelli e con un tessuto industriale che cade a pezzi e con strategie e pianificazioni che mai vengono rispettate e che non raggiungono gli obiettivi prefissati. Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, ha fatto notare come il costo di produzione in Italia sia maggiore come lo è la difficoltà dell’approvvigionamento delle materie.
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