di Antonio Armano
Piero Laguzzi da vent’anni è il custode della memoria del Grand Hotel dei Castelli, sulla penisola di Sestri Levante. Portiere di notte, ha iniziato a interessarsi a Riccardo Gualino rispondendo alle domande dei clienti insonni e si è fatto prendere la mano dalla passione. Gualino è – fra l’altro – l’imprenditore che negli anni Venti fece (ri)costruire dagli architetti Busiri Vici i tre castelli di Sestri, diventati Grand Hotel dopo la guerra.
Dormo nella stanza 202, la stanza di Cesarina Gurgo Salice, moglie nonché cugina dell’imprenditore, con un grande bagno nero, verde e viola, ancora tutto originale. Al centro, una vasca ottagonale degna delle terme imperiali. Quando Laguzzi rientra dal riposo mattutino mi mostra le scale costruite in pietra rosa di Finale, gli ascensori d’epoca in legno, le bifore, le colonne e i portali antichi che provengono da edifici medievali, il parco di lecci e cipressi sul mare con uno spettacolare teatro all’aperto e la piscina naturale che sbocca nel golfo del Tigullio. Per costruire questa dimora da principe rinascimentale, Gualino fece perfino spostare il cimitero storico di Sestri.
Continua la lettura su Touring Magazine
Nessun commento:
Posta un commento