di Centres for European Policy Network
"L'Unione europea dovrebbe promuovere massicciamente l'uso dell'IA per l'esplorazione di nuovi giacimenti di materie prime e per l'assegnazione di licenze di esplorazione e di estrazione", chiede l'esperto delle tecnologie digitali del Cep, Anselm Küsters, autore dello studio insieme all'economista André Wolf. Tuttavia, è necessario garantire che i sistemi siano alimentati con dati di alta qualità e che il controllo finale sia effettuato da esseri umani, spiega Küsters. L'uso dell'IA potrebbe anche aiutare a prevenire l'emergere, a lungo termine, di monopoli extraeuropei in questo settore strategico.
I ricercatori del Cep rivolgono, in particolare, le loro raccomandazioni alla Commissione europea, che intende presentare a breve la cosiddetta “legge sulle materie prime critiche”.
Secondo Wolf, l'utilizzo dell'IA aumenta notevolmente l'efficienza dei costi e la velocità di ricerca. "Pure i costi sociali di follow-up dell'attività estrattiva possono essere ridotti in modo significativo", sottolinea l'esperto del Cep. A suo avviso, la nuova normativa Ue dovrebbe includere le tecnologie di “esplorazione” basate sull'IA come uno degli elementi essenziali da promuovere. È altresì importante che gli algoritmi forniscano informazioni sugli effetti ambientali previsti. Inoltre, tali applicazioni tecniche dovrebbero essere utilizzabili, a medio termine, pure per sviluppare un'economia di riciclaggio dei metalli critici in Europa.
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