Anno X - Numero 39
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Eugenio Montale

giovedì 8 giugno 2023

Spagna, un voto chiama l’altro

Pp e Vox vincono le elezioni amministrative e Pedro Sánchez scioglie le camere. La Spagna al voto il 23 luglio

di Ettore Siniscalchi

Il Pp vince a valanga le elezioni amministrative. Pedro Sánchez scioglie le camere e indice le elezioni generali per il 23 luglio. Si riassume facilmente il voto spagnolo per il rinnovo di dodici comunità autonome su diciassette e di tutti i municipi del paese e altre amministrazioni locali.

Il voto municipale, che ha coinvolto tutto il paese e oltre 35 milioni di persone, si riassume in questi numeri. Vince il Pp col 31,5 per cento e 7.046.634 voti (nel 2019 erano 5.154.728, pari al 22,62 per cento); Psoe 28,1 per cento e 6.288.907 voti (6.695.553, 29,39 per cento); Vox ha il 7,2 per cento, e raddoppia voti (1,6 mln) e percentuale; UP, Comuns e Podemos hanno il 3,2 per cento (qui è difficile raffrontare con la galassia di sigle precedenti). Numeri che costituiscono lo scenario con cui si andrà al voto. Prestissimo, perché Sànchez, ancora una volta, ha rovesciato il tavolo e sciolto le camere, potere che il semi-premierato spagnolo assegna al capo del governo, come quello di nominare e revocare i ministri.
Assumo in prima persona la responsabilità dei risultati e credo necessario dare una risposta e sottoporre il nostro mandato democratico alla sovranità popolare. La cosa migliore è che gli spagnoli prendano la parola e si pronuncino senza attesa per definire la rotta politica del paese.

Le parole di Sánchez prendono atto della sconfitta personale, il Pp ha virato il voto in un giudizio sul capo del governo che ha accettato la sfida e l’ha persa. Il Pp conquista tutte le città più grandi, tranne Barcellona, Bilbao e La Coruña; consolida la sua supremazia andalusa, oramai ex granaio di voti socialista, conquistando Siviglia; si riprende il País Valencià, riconquistando València coi capoluoghi Alicante e Castellón; accerchia la Catalogna, strappando l’Aragona, con Vox, e riconquistando le Isole Baleari; sempre con Vox può governare l’Extremadura; conquista La Rioja e la città di Melilla; trionfa nella Comunità di Madrid e anche nel municipio, conquistando in entrambi la maggioranza assoluta.

Il Psoe mantiene la maggioranza assoluta per un pugno di voti solo in Castiglia La Mancia e manterrà in coalizione il governo nelle Asturie. Ha perso queste elezioni ma ancora di più hanno perso a sinistra del Psoe. Le grandi sconfitte del voto, dopo Ciudadanos, praticamente scomparso, sono innanzitutto Unidas Podemos e poi le liste di Sumar (il progetto politico per unificare le formazioni alla sinistra del Psoe attorno alla candidatura di Yolanda Diáz).

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