Anno IX - Numero 11
La morte è il limite di ogni cosa.
Orazio

martedì 6 marzo 2018

Le elezioni viste dalla Germania

Un esempio di come la Germania vede l'Italia? Nota per esempio il fatto che in caso di disgrazie naturali come i terremoti i politici si fanno subito vivi, insieme a personaggi noti, dai registi agli attori al papa. Tutti piangono e promettono aiuti e ricostruzione. Ma per riceverli i terremotati devono armarsi di una qualità eminentemente italica, la pazienza, e aspettare a lungo. Perché prima delle case arriva la burocrazia

di Francesca Rigotti

Dalla stampa e dai media tedeschi: il 4 marzo 2018 l'Italia ha votato un nuovo parlamento. Hanno vinto i partiti antieuropeisti, populisti e di destra. Né i voti ricevuti dal movimento di protesta dei Cinque Stelle, e nemmeno quelli della coalizione di centrodestra del ex-Presidente del consiglio Silvio Berlusconi e del partito di destra della Lega con le sue parole d'ordine anti-migranti insieme ai neofascisti di Fratelli d'Italia sono sufficienti a governare un paese economicamente allo stremo. I populisti del Movimento Cinque Stelle sono il partito più forte, avendo ricevuto voti soprattutto dal l'Italia del Sud, mentre al Nord prevale il centrodestra. Populisti ed euroscettici insieme superano il 50%. Il partito socialdemocratico del PD, finora al governo, passa all'opposizione.

Stereotipi e pregiudizi sono confermati: l'Italia è un paese poco serio, dominato da mafie e camorre. I risultati delle elezioni sembrano confermare i cliché sul Bel Paese che in Germania vanno per la maggiore (e in cui le donne stanno a casa a far la pasta e a tenersi caldi nel nido i figli trentenni), recentemente confermati in un libro scritto a quattro mani da Roberto Saviano e Giovanni De Lorenzo, quest'ultimo mezzo italiano nonché direttore del più prestigioso settimanale tedesco, Die Zeit. Nel libro, uscito alla fine del 2017 e intitolato Erklär mir Italien! sottotitolo Wie kann man ein Land lieben, das einen zur Verzweiflung treibt? Traduzione: Spiegami l'Italia! (col punto esclamativo, come dire, voi che la conoscete e la capite – come fate non si sa – spiegatela, vi prego, anche agli sprovveduti), sottotitolo "Come si può amare un paese che porta uno alla disperazione?").
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