Anno IX - Numero 12
La guerra non è mai un atto isolato.
Carl von Clausewitz

mercoledì 18 novembre 2020

Trent'anni di Germania riunita

La Germania riunita compie 30 anni: un primo bilancio di un percorso ancora lontano dal suo compimento

di Edoardo Toniolatti

Poco meno di un anno dopo la caduta del Muro, il 3 ottobre del 1990, i tedeschi si svegliano e si trovano di nuovo a vivere in un’unica Germania, dopo quarantuno anni di separazione fra Est e Ovest. Ogni anno il 3 ottobre è festa nazionale in Germania, e il trentennale avrebbe certamente meritato celebrazioni in pompa magna: ci si è messo di mezzo il Coronavirus, però, a rendere impraticabile l’idea di una grande festa.

Come noto, la strada scelta all’epoca non fu quella che avrebbe condotto ad un nuovo Stato: si decise invece di procedere all’incorporazione dell’ex Ddr nella Repubblica Federale occidentale, tramite una serie di passaggi che prevedevano ad esempio l’unificazione monetaria (realizzata nell’aprile precedente), l’inglobamento dei 5 nuovi Länder orientali nel territorio della Bundesrepublik e l’estensione della Costituzione vigente a Ovest, la Grundgesetz, a tutta la Germania. Una decisione comprensibile: in questo modo si sarebbe risparmiato molto tempo, visto che alcuni passaggi altrimenti necessari – come ad esempio la stesura e la ratificazione di una nuova carta fondamentale per il nuovo Stato, o la riapprovazione dei trattati di politica estera – si sarebbero potuti agevolmente saltare. Non mancavano le voci critiche nei confronti di questo approccio rapido e sbrigativo, per citarne una sola quella di Jürgen Habermas, forse il filosofo più importante della seconda metà del Novecento: tuttavia era cruciale fare in fretta, anche solo per non lasciare a chi in Europa non vedeva di buon occhio il ritorno ad un’unica Germania (cioè quasi tutti i governi degli altri Paesi occidentali) il tempo di organizzare qualcosa che potesse compromettere il processo. E poi anche i cittadini dell’Est che prima della caduta del Muro manifestavano in massa nelle piazze di Lipsia o Dresda chiedevano una veloce riunificazione: il sostegno popolare, dunque, non mancava.

Grattando sotto la superficie della Wiedervereinigung, la riunificazione, saltava fuori insomma un’annessione: ma si trattava di una scelta consapevole, e accettata da ambo le parti.

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