Anno IX - Numero 12
La storia insegna, ma non ha scolari.
Antonio Gramsci

martedì 26 settembre 2017

Anche in Francia si diffonde la povertà

Anche se siamo ancora lontani dalla povertà che si registra in Italia, o negli altri paesi della periferia, la mancanza di convergenza delle economie all’interno della zona euro viene confermata anche in Francia, dove i giovani sprofondano sempre di più nella precarietà e i più anziani fanno fatica a sostenere le spese mediche

di Jean Michel Gradt

Secondo un recente rapporto sulla povertà, riportato da Les Echos, anche la situazione economica del popolo francese sta rapidamente peggiorando.  L’undicesima edizione del Barometro Ipsos del Secours Populaire Français sulla povertà in Francia, rileva che un francese su due “ha già vissuto una situazione di povertà o teme di diventare povero”.

Il rapporto non è rassicurante. “In un anno, le richieste di aiuto presso i nostri 1.256 centri di accoglienza sono esplose“, ha detto Secours Populaire Français (SPF), che ha pubblicato giovedì l’undicesima edizione del Barometro Ipsos-SPF sulla povertà in Francia. I volontari dell’associazione registrano richieste che, a seconda dei dipartimenti, in un anno sono aumentate dal 15% al 50%.

Mentre l’INSEE conta quasi nove milioni di poveri – un milione in più di dieci anni fa – il Secours Populaire l’anno scorso ha aiutato più di 2,94 milioni di persone in difficoltà. Ancora una volta, “è circa un milione di persone in più rispetto al 2006“.

La situazione si sta deteriorando per i lavoratori precari, per coloro che hanno esaurito l’indennità di disoccupazione, per i giovani, gli anziani, i richiedenti asilo … E, mostra il Barometro 2017, la paura cresce. Un francese su due “ha già vissuto una situazione di povertà o teme di diventare povero” e più di otto su dieci intervistati ritengono che i loro figli siano a maggior rischio di povertà.

“Quest’anno, la percentuale di persone che hanno vissuto un periodo di povertà è aumentata. Più di un terzo del popolo francese (37%) ha ammesso di essersi già trovato in una situazione precaria. Ormai, quasi una persona su cinque ammette di essere obbligata a vivere coi conti in rosso“, commenta Etienne Mercier, co-direttore di Ipsos.

Il tenore di vita dei giovani è in ristagno
Chi è più colpito? I giovani (dai bambini di meno di 10 anni ai “giovani adulti” fino a 29 anni) rappresentano poco più della metà della popolazione povera della Francia. Questa osservazione conferma quella sulla disuguaglianza dei redditi tra i gruppi di età elaborata da Louis Maurin, direttore dell’Osservatorio sulle disuguaglianze, in un articolo pubblicato questo giovedì sulla rivista Futuribles.

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