di Daniele Reale
Secondo il programma scolastico finlandese, i bambini dai 5 e 6 anni trascorrono quattro giorni alla settimana, dalle 8:30 alle 12:30, all’aria aperta con un insegnante e due assistenti. Nulla è lasciato al caso. I bambini svolgono numerosi esercizi, si muovono, imparano giocando e non rimangono seduti per ore su una sedia, come accade nelle scuole tradizionali. Le singole lezioni vengono strutturare in maniera molto attenta facendo in modo che gli insegnanti possano utilizzare ciò che è a portata di mano nel bosco, adeguando le lezioni alla stagione in cui si trovano.
Questo cambiamento nelle scuole finlandesi ha solo lati positivi in quanto negli ultimi due decenni, l’infanzia si è spostato al chiuso. Il ragazzo/a medio trascorre solo 30 minuti nel gioco all’aperto e più di sette ore al giorno davanti a uno schermo elettronico.
Questo “spostamento all’interno” ha un profondo impatto sul benessere dei bambini. I tassi di obesità infantile sono più che raddoppiati negli ultimi 20 anni; gli Stati Uniti sono diventati i più grandi consumatori di farmaci per l’ADHD di tutto il mondo; e le prescrizioni pediatriche per gli antidepressivi sono aumentati precipitosamente.
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