Anno IX - Numero 12
La guerra non è mai un atto isolato.
Carl von Clausewitz

mercoledì 3 maggio 2017

Le approssimazioni di Emmanuel Macron

Anche Le Monde si accorge che dietro l’immagine di professionista impeccabile il candidato alle presidenziali francesi Emmanuel Macron nasconde la realtà di un uomo ambiziosissimo, pressapochista e pronto a mentire per attaccare alcuni capisaldi della società francese: il mondo del lavoro (che vorrebbe ancor più deregolamentare), l’istruzione (“la bonne école”? ) e il sistema giudiziario, che si vorrebbe molto più duro. La Francia inizia a rendersi conto che mettersi nelle mani del “golden boy” dell’aristocrazia finanziaria significa mettersi “In marcia!” verso il precipizio sociale.

di Laura Motet e Mathilde Damgé

Giovedì quattro giorni dopo aver vinto il primo turno delle elezioni presidenziali con il 24% dei voti espressi, l’ex ministro dell’economia Emmanuel Macron è stato ospite a TF1. Sul set dello show “Eliseo 2017”, di fronte ad Anne-Claire Coudray, Gilles Bouleau, Christophe Jakubyszyn e Melissa Bell, corrispondente della Cnn, il candidato di “In marcia!” ha commesso alcuni errori fattuali e alcune approssimazioni nel difendere il suo programma.

L’esagerazione riguardo al tasso di disoccupazione in Francia
«Sul lavoro, la sfida è nota da più di trent’anni: la disoccupazione di massa. La Francia è l’ultimo paese dell’Unione europea che non è stato in grado di regolarla.»

PERCHÉ È ESAGERATO
La Francia è uno degli ultimi “grandi” paesi a non essere riuscito a ridurre la disoccupazione di massa? Solo se dimentichiamo alcuni dei paesi principali: se la Francia ha un tasso di disoccupazione di circa il 10% della popolazione attiva, la Spagna è al 18%, l’Italia all’11,5% e la media nell’eurozona è a circa il 9,5 % dall’inizio dell’anno, secondo Eurostat.


L’esagerazione sul livello didattico degli studenti
«Abbiamo più del 20% degli studenti che arrivano a CM2 (equivalente a una quinta elementare, n.d.r.)” senza saper leggere, scrivere o contare.»

PERCHÉ È ESAGERATO
Certamente le statistiche del Ministero dell’educazione nazionale sul livello degli studenti CM2 hanno mostrato nel 2015 che il 79,8% ha acquisito le competenze previste nella lettura e il 70,9% ha acquisito quelle in matematica, il che sembra confermare quanto detto da Emmanuel Macron. Ma su questo punto, l’Istruzione nazionale e il candidato di “In marcia !”. non intendono proprio la stessa cosa.
In realtà, l’Istruzione nazionale per competenze di lettura intende saper “identificare il tema di un testo, trovare informazioni esplicite, dedurre nuove informazioni [implicite] e identificare gli effetti di scelte formali”.


L’errore sulle pene detentive brevi
«Oggi, quasi automaticamente, una pena a meno di due anni non viene applicata. »

PERCHÉ È FALSO
È in effetti possibile, per pene detentive inferiori a due anni, non scontare la pena se a discrezione del giudice la situazione personale del condannato lo consente. In quel caso non c’è un mandato di carcerazione.
Tuttavia è sbagliato dire che le pene detentive inferiori a due anni non vengono mai applicate, o “sono sistematicamente non applicate“, come dice Macron. Secondo i dati del Ministero della giustizia, al 1° gennaio 2015 il 12% delle pene in corso di esecuzione (su 60.742 detenuti) erano inferiori all’anno, mentre il 29% erano da 1 a 3 anni.

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