Anno IX - Numero 12
La guerra non è mai un atto isolato.
Carl von Clausewitz

martedì 7 marzo 2017

Corruzione alla tedesca

Come si fa ad invadere i mercati esteri con i propri prodotti? Semplice, basta un po' di pressione politica e qualche tangente. A Monaco e Brema sono iniziati 2 nuovi processi per corruzione contro i dirigenti di alcune importanti aziende tedesche operanti nel settore della difesa: avrebbero pagato tangenti in Grecia per potersi aggiudicare dei contratti di fornitura molto lucrativi.

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Sono iniziati i nuovi processi per i casi di corruzione aggravata relativi alla vendita di armi in Grecia, gli imputati sono i manager di importanti aziende tedesche produttrici di armi. Le procure di Monaco e Brema hanno formalizzato l'accusa nei confronti degli ex dirigenti delle aziende produttrici di armi Rheinmetall e Krauss Wegmann (Kmw); i manager sarebbero personalmente responsabili per il pagamento di tangenti finalizzate all'ottenimento di contratti molto redditizi per la fornitura di carri armati e di un sistema di difesa aereo. In Grecia questi ordini hanno tuttavia causato un danno immenso; sia prima che durante la crisi hanno infatti gravato con somme considerevoli sul bilancio pubblico; alla fine sono stati pagati con il denaro dei cosiddetti aiuti finanziari. Con il nuovo processo sarà forse possibile chiarire le circostanze, ma non è previsto un sollievo per le casse della Grecia.
Anche la giustizia greca ha fatto le proprie indagini, tuttavia le multe per le condanne a Monaco e Brema non finiranno nelle casse greche ma in quelle della giustizia tedesca.

Favori
La compra-vendita di armi fra Germania e Grecia, oggetto dell'attuale processo per corruzione, inizia verso la fine degli anni '90. La Grecia in quel periodo aveva avviato una nuova fase di riarmo. La causa scatenante era stato il caso "Imia", uno scontro con la Turchia per 2 scogli disabitati fra le isole greche di Kalimnos e la terra ferma turca presso Bodrum, che all'inizio del 1996 stava per trasformarsi in una guerra fra 2 stati alleati nella Nato. Circa un quarto degli ordini miliardari fatti dalla difesa greca in quel periodo furono assegnati ai produttori di armi tedeschi. Cio' è particolarmente degno di nota perché alla fine degli anni '90 nell'UE si discuteva di un possibile ingresso della Grecia nell'Eurozona; grazie alla pressione tedesca e contro le forti resistenze di altri paesi membri, l'adesione all'Euro fu finalmente concessa al vertice UE del giugno 2000. Che gli ordini di armi abbiano contribuito a cambiare la posizione di Berlino non è provato; ma è un dato di fatto che fossero parte di una lunga serie di favori greci nei confronti della Germania, favori che sicuramente hanno contribuito a migliorare il clima fra i due paesi: Atene dopo molti anni di opposizione aveva rimosso il suo veto contro la candidatura della Turchia all'ingresso nell'UE, da molto tempo caldeggiata da Berlino; i gruppi industriali tedeschi avevano ricevuto miliardi di dollari di ordini per i giochi olimpici di Atene del 2004; il 14 settembre del 2001 la Corte di Appello di Atene decideva che il pignoramento delle proprietà tedesche in Grecia per la compensazione delle vittime del nazismo richiedeva un consenso preventivo del Ministero della Giustizia greco - che di fatto fino ad ora lo ha impedito.

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