di Andrea Franceschi
Se confermata la decisione rappresenterebbe una svolta nella strategia negoziale del primo ministro britannico che ha sempre posto al parlamento l’alternativa tra l’accordo negoziato dal suo esecutivo e il «no deal», ossia la possibile uscita dall’Unione senza accordo. Evidentemente hanno pesato le pressioni interne della componente più moderata del partito conservatore e della comunità economico-finanziaria. Ma è svolta anche sul fronte laburista dato che il leader Jeremy Corbyn ha aperto formalmente alla possibilità di un nuovo referendum sulla Brexit. Finora Corbyn aveva sempre escluso questa ipotesi per non scontentare la parte più euroscettica del suo elettorato.
Sul fronte Brexit insomma arrivano schiarite e i mercati ne prendono atto tornando a puntare sulla sterlina che questa mattina registra forti guadagni.
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