Anno IX - Numero 12
La guerra non è mai un atto isolato.
Carl von Clausewitz

martedì 22 agosto 2017

Nuovi vincoli per le banche. Ma senza alcuna sicurezza

Entreranno in vigore a gennaio 2019 due nuovi requisiti patrimoniali per le banche. Il loro soddisfacimento non deve portare a un falso senso di sicurezza, pensando che gli istituti siano ora in grado di far fronte con le proprie forze a eventuali crisi

di Francesco Lenzi

Nella recente relazione annuale dell’Associazione bancaria italiana, il presidente Antonio Patuelli ha nuovamente sottolineato le preoccupazioni del nostro sistema bancario sui nuovi requisiti patrimoniali in termini di Mrel (Minimum Requirement for own Funds and Eligible Liabilities) e Tlac (Total-Loss Absorbing Capacity), che dovrebbero diventare vincolanti a partire dal 1° gennaio 2019.
Capacità di assorbimento totale delle perdite (Tlac) e requisito minimo di passività eleggibili (Mrel) si riferiscono a una analoga esigenza: garantire che le banche siano in grado di far fronte a un ipotetico processo di risoluzione
(o di liquidazione) attraverso risorse dedicate nel proprio passivo, minimizzando l’intervento dello stato.
Il Tlac, individuato in forma definitiva dal Financial Stability Board nel documento di novembre 2015, riguarda le maggiori trenta banche “sistemiche” internazionali. Da gennaio 2019 dovranno avere passività e capitale ai fini Tlac pari al 16 per cento dell’attivo ponderato per il rischio (Rwa – ottenuto applicando alle poste dell’attivo un coefficiente di ponderazione in funzione dello specifico rischio a cui si riferiscono) o al 6 per cento dell’esposizione alla leva finanziaria (Lre – Leveraged Ratio Exposure – dato dalla somma delle attività in bilancio, delle esposizioni in derivati, delle esposizioni per operazioni di finanziamento tramite titoli e di alcune poste fuori bilancio). Dal 2022 il requisito aumenterà al 18 per cento del Rwa o 6,75 per cento del Lre.
Il Mrel, introdotto con la direttiva 2014/59/UE (la cosiddetta Brrd), riguarda invece tutte le banche dell’Unione. Poiché interessa istituti con notevoli differenze in termini di dimensioni, di struttura operativa e di copertura territoriale, a differenza del Tlac non può esser rappresentato da un numero univoco, ma verrà definito da parte delle autorità di vigilanza in funzione delle caratteristiche specifiche di ogni istituzione. In linea di principio, il requisito sarà determinato da due principali elementi: l’ammontare per l’assorbimento delle perdite e l’ammontare necessario per la ricapitalizzazione successiva a una eventuale risoluzione. I parametri di riferimento per la sua quantificazione si sono modificati nel corso dei lavori di preparazione. L’ultima proposta di modifica al regolamento sulle risoluzioni bancarie attualmente in discussione mira a uniformare l’applicazione dei requisiti Tlac e Mrel per le banche più grandi, mantenendo però la necessaria elasticità per quelle di più piccole dimensioni.