Anno IX - Numero 9
Ci sono due modi di essere imparziali: quello dello studioso e quello del giudice.
Marc Bloch

martedì 15 gennaio 2019

Di Maio confuso sui soldi alle banche

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle affermazioni del vice-presidente del Consiglio Luigi Di Maio sul decreto “salva Carige”

di Mariasole Lisciandro e Lorenzo Sala

Con la crisi dell’istituto bancario Carige, anche il governo gialloverde si è dovuto rassegnare a emanare il suo primo provvedimento in aiuto della finanza. È stato infatti approvato un decreto legge che fornisce sostegno pubblico all’istituto, un testo peraltro quasi uguale al cosiddetto “decreto salvabanche” del 2016 emanato dal governo di Paolo Gentiloni per far fronte alle crisi di Monte dei Paschi di Siena e delle banche venete. Inevitabilmente, si è sollevata un’onda di recriminazioni da parte di chi a suo tempo è stato messo sotto torchio per “aver dato i soldi alle banche”, come Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, che difendono sia la misura presa dall’attuale governo ma anche quelle prese in passato dai governi a guida Pd.
Il vice-premier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha voluto però chiarire come le misure prese per Carige siano molto diverse da quanto previsto in passato. Ha così risposto con un post Facebook:

1. Non abbiamo dato un euro alle banche
2. Abbiamo scritto in una legge che se serve lo stato potrà garantire nuovi titoli di Stato e potrà ricapitalizzare. Speriamo non serva.
3. Se si dovesse usare quella garanzia o se si dovessero mettere soldi pubblici, banca Carige deve diventare di proprietà dello Stato. Ovvero deve essere nazionalizzata.
4. In questo modo non ci sarà nessun regalo ai banchieri e nessun azionista e obbligazionista truffato
5. Non sarà come Etruria perché salviamo tutti gli obbligazionisti e correntisti
6. Non sarà come le banche venete perché non la venderemo a due euro dopo averla ripulita dei debiti con i soldi pubblici
7. Renzi e la Boschi che fanno le vittime fanno ridere i polli: se avessero fatto come noi non ci sarebbero stati risparmiatori sul lastrico, ma evidentemente ai loro amici e parenti non conveniva
8. Ora vedremo chi è stato a non restituire i soldi a Carige affossandola
9. ci batteremo in Europa per riformare il sistema di vigilanza bancaria e faremo la separazione tra banche commerciali e d’affari. Cose che nessuno si è mai sognato di fare
10. Noi abbiamo messo 1,5 miliardi per i truffati delle banche di cui è responsabile il vecchio governo. Non ci saranno altri truffati.

Il testo del decreto legge dell’8 gennaio ci aiuterà a capire come mai ciò che dice Di Maio non corrisponde alla realtà.

Come abbiamo fatto il fact-checking.