Anno IX - Numero 10
Non è sufficiente parlare di pace. Bisogna crederci.
Eleanor Roosevelt

martedì 13 novembre 2018

Elezioni europee 2019: sentimenti misti ma prevale la fiducia

Secondo un'indagine condotta in vista delle elezioni europee del 2019, i cittadini UE continuano a supportare in maniera crescente il progetto europeo. Due terzi degli intervistati sono convinti che il proprio Paese abbia tratto benefici dall'appartenenza all'Unione

di Parlamento Europeo

A circa un anno dalle prossime elezioni europee, il sondaggio Eurobarometro, commissionato dal Parlamento europeo e condotto nell'aprile 2018 da Kantar Public su 27.601 cittadini dei 28 Stati membri, rivela che il 60% di loro ritiene che l'appartenenza del proprio Paese all'UE rappresenti una “cosa positiva”. Inoltre, più di due terzi degli intervistati è convinto che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall'appartenenza all'UE. Questo è il punteggio più alto mai registrato dal 1983.

Le percentuali in Italia sono più basse, anche se in aumento rispetto a sei mesi fa. Il 39% degli italiani intervistati ha risposto che l’appartenenza dell'Italia all'UE è una cosa positiva, 3 punti in più rispetto allo scorso novembre, mentre il 44% - 5 punti in più - sostiene che l'Italia abbia tratto beneficio dall'appartenenza all'UE.

Elezioni e nomina del futuro presidente della Commissione

A livello UE, quasi un terzo degli intervistati è già a conoscenza della data delle prossime elezioni europee. In generale, la procedura per la nomina dei candidati alla Presidenza della Commissione europea da parte dei partiti politici europei, è percepita come uno sviluppo positivo per la democrazia in Europa. Quasi la metà degli intervistati, infatti, ha dichiarato che questa procedura li incoraggerebbe a partecipare al voto. Quasi tre quarti dei cittadini desiderano che questa scelta dei candidati alla Presidenza della Commissione sia accompagnata da un vero dibattito sulle tematiche europee e sul futuro dell'UE.

Il 53% degli italiani intervistati ha risposto che la scelta del presidente della Commissione da parte del Parlamento li renderebbe più propensi ad andare a votare, mentre il 68% sostiene che tale processo dovrebbe essere accompagnato da un dibattito sulle questioni europee e sul futuro dell’UE. Sempre in Italia, alla domanda relativa alla data delle prossime elezioni, il 28% ha risposto "maggio" mentre l’11% ha risposto "2019". In conclusione, quattro italiani su dieci sono in qualche modo a conoscenza della data delle prossime elezioni europee.

I poteri del Parlamento europeo

Il 42% degli italiani desidererebbe attribuire al Parlamento europeo un ruolo più importante, mentre il 28% gradirebbe vederne i poteri diminuiti, a fronte di un 18% che preferisce la situazione attuale. Il 34% dichiara di avere un’immagine positiva dell’Istituzione, mentre il 22% ne percepisce una negativa.

Le preoccupazioni degli europei e degli italiani

Interrogati su quali temi dovrebbero essere discussi durante le campagne elettorali in tutta l’UE, quasi la metà degli europei (49%) cita la lotta contro il terrorismo come tema prioritario, seguito da disoccupazione giovanile (48%), immigrazione (45%) nonché economia e crescita (42%).

Per gli italiani, i temi più importanti da affrontare in campagna elettorale sono l’immigrazione (66%), la lotta alla disoccupazione giovanile (60%), l’economia e la crescita (57%) e la lotta al terrorismo (54%).

Movimenti e partiti antieuropei

Il 56% degli intervistati ritiene che sia necessario un vero cambiamento e che tale cambiamento possa essere condotto dai movimenti e dai partiti anti-establishment ma, allo stesso tempo, sette europei su dieci credono che il fatto di essere contro qualcosa non porti benefici (a pensarla così è anche il 67% degli italiani).